Tra Neve e Risate - p.3
POV: Maxuel
3/12/20232 min read
Capitolo 3 - Tra Neve e Risate
Con l’inizio della stagione invernale, il nostro entusiasmo per le avventure non si fermò. Sonia, con il suo spirito curioso e la sua energia contagiosa, si lasciò conquistare dalla mia passione per lo sci. Non era molto esperta – anzi, diciamocelo, sembrava una mummia su una tavola da snowboard. Ma ciò che le mancava in abilità, lo compensava con la voglia di imparare e con la risata che scattava ogni volta che cadeva. Io la prendevo in giro dolcemente, ma ammiravo il suo impegno e il suo coraggio, anche quando la neve sembrava non essere dalla sua parte.
Fu in uno di quei weekend che partimmo in gruppo per una gita di due giorni in montagna. C’eravamo tutti: io, Sonia, i nostri amici, tra cui il suo amico della famosa cena e la mia amica di quella stessa serata. Il piano era semplice: sciare di giorno, divertirsi di notte.
La prima mattina in pista molto divertente. Sonia passò più tempo seduta sulla neve che in piedi sulla sua tavola, ma la sua determinazione era disarmante. “Imparo da sola, voi andate!” disse con convinzione, poco prima di cadere rovinosamente. Io ero diviso tra l’istinto di aiutarla e la necessità di darle spazio, perché il suo amico sembrava particolarmente attento a lei. Non era una sensazione piacevole, ma decisi di lasciare che le cose fluissero. Del resto, quella vacanza era nata come un momento spensierato tra amici, e andava bene così.
La sera, dopo la giornata passata a scivolare giù dalle montagne, nella hall dell’hotel ci faremmo coinvolgere nel ballare la salsa, da persone più con capelli bianchi ed il visi pieni di gioia. Fu una scena surreale: un gruppo di ragazzi che cercava di stare al passo con ballerini esperti e anziani pieni di energia. Ci divertimmo molto, dimenticandoci della stanchezza della giornata.
Quella notte, seduti sui divanetti dell’hotel, tra chiacchiere infinite e fantasie, nacque una promessa. “Se fra un anno siamo tutti single,” dissi con un sorriso, “andiamo in Thailandia tutti insieme.” Fu una di quelle proposte fatte per gioco, ma che tutti presero sul serio, almeno in quel momento. Ripensandoci ora, fa sorridere sapere che io e lei ci siamo autoesclusi da soli.



