Le prime avventure come coppia- p.7
POV: Maxuel
7/23/20232 min read
Capitolo 7 - Le prime avventure come coppia
A volte, sono i piccoli dettagli della vita di tutti i giorni a rimanere più impressi nel cuore. Un mese dopo il nostro bacio a Milano, partimmo insieme per un raduno a Prato. Fu una di quelle avventure che sembrano già perfette nei ricordi. Due giorni intensi, dove per la prima volta dormimmo insieme sullo stesso letto, io sopra di lei, lei sopra di me – nel senso più letterale del termine, hihi.
Poi arrivò l’estate, e con essa la nostra prima vacanza di coppia: una settimana a Malta. Sonia era preoccupata, temeva che una vacanza l’avrebbe annoiata, forse da un esperienze passata. Ma, contro ogni aspettativa, ci divertimmo come matti. Esplorammo, ridemmo, ci perdemmo nei vicoli delle città, e, soprattutto, ci conoscemmo ancora più a fondo. Quando tornammo a Milano, lei decise di rimanere qualche giorno in più a casa mia. Fu l’inizio di quella che chiamammo “convivenza part-time.”
I weekend insieme divennero una tradizione. Cucinavamo, non che fossimo dei grandi Chef, ma era una delle cose che facevamo spesso insieme. Niente di straordinario, ma il fatto di farlo noi lo rendeva incredibilmente divertente. Guardavamo film, giocavamo, e, ovviamente, vivevamo il nostro amore in ogni senso possibile. Il nostro materassino, un oggetto banale, divenne un simbolo della nostra relazione: un luogo di risate, condivisione, passione e sesso, tanto sesso.
La cosa che più mi colpì di Sonia fu la sua capacità di rendere speciali anche le piccole cose, quei dettagli apparentemente insignificanti che, con lei, prendevano un nuovo significato.
Al di là delle avventure in moto e dei viaggi, erano proprio questi piccoli momenti che iniziavano a legarci sempre di più. La convivenza part-time che si era sviluppata naturalmente, era diventata a tempo indeterminato, cominciava a sembrare la cosa più normale del mondo. Era come se, in quegli spazi di vita condivisi, stessimo costruendo qualcosa di stabile senza neanche rendercene conto.
Era una fase di crescita, dove ogni giorno insieme sembrava aggiungere un pezzo al puzzle della nostra relazione. Mi accorgevo che non avevo bisogno di altro, se non di quei semplici momenti con lei, che riuscivano a riempire le mie giornate di un senso di completezza che non avevo mai provato prima.
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